Sapete dov’è sorto il primo villaggio turistico della storia? In Inghilterra, precisamente a Bath.

Alla fine del 1600 in Gran Bretagna, il termalismo divenne una pratica diffusissima. Bath era la località termale per eccellenza, capace di coniugare l’elemento medico-curativo a un luogo di incontro esclusivo, dedicato all’alta società britannica. Fu Beau Nash, un dandy londinese, nel 1755 a fare di Bath un luogo attrattivo e alla moda.

Le proprietà curative diedero inizio al successo di queste terme, ma fu la creazione di una serie di servizi accessori dedicati ai turisti che le resero una meta irrinunciabile. Il termalismo fu il precursore del turismo moderno, infatti i centri termali, al fine di attrarre il maggior numero di visitatori, crearono una serie di divertimenti, svaghi ed attrattive che fecero diventare le terme delle vere e proprie destinazioni turistiche.

Il termalismo e l’utilizzo delle acque a scopi terapeutici sono una pratica nata nell’antica Roma, ma gli inglesi seppero riutilizzare questa idea, creando una moda che durò più di due secoli. Nel Settecento non c’era un nobile inglese che non si recasse alle terme di Bath per svago e divertimento, dove poteva trovare non solo cure e relax, ma anche una serie di negozi e passatempi esclusivi.

Oggi a Bath è possibile visitare gli antichi bagni romani, custoditi nel cuore della città. Furono costruiti nel 75 d.C. per volere dell’Imperatore Vespasiano sull’unica sorgente naturale di acqua calda presente in Gran Bretagna. All’epoca Bath era conosciuta come Aquae Sulis e le terme furono intitolate a Sulis Minerva, la dea che univa il mondo romano a quello celtico.

Il simbolo di questo complesso termale è la grande piscina centrale, contornata da uno splendido colonnato, conosciuta come la Great Bath. Un luogo di grande impatto, che regala un’atmosfera incantevole, con le acque verdi, contrapposte al cielo azzurro che si staglia sopra le colonne. Molto interessante il percorso archeologico che porta alla scoperta delle varie stanze, anche grazie a ricostruzioni digitali e interattive. Nel biglietto d’ingresso è compresa l’audioguida, disponibile in diverse lingue, molto utile per capire il funzionamento dello stabilimento e le usanze dei visitatori dell’epoca.

Il complesso è composto da quattro aree: quella delle sorgenti sacre, l’antico tempio, l’edificio adibito alle terme e il museo, dove sono esposti molti reperti archeologici.

La particolarità delle acque di Bath è la temperatura costante a 46 gradi centigradi e la presenza di minerali come ferro, calcio e magnesio. Nelle antiche terme non si può fare il bagno, ma a poca distanza è presente un centro termale moderno, il Thermae Bath Spa, dove confluiscono le acque delle sorgenti.

Informazioni utili: la stazione ferroviaria di Bath si trova nel centro della città e a due passi dalle antiche terme, facilmente raggiungibili dunque da diverse località del Regno Unito. L’aeroporto più vicino è quello di Bristol, ben collegato all’Italia da numerose città, prevalentemente con voi Ryanair e Easyjet.

Vale la pena visitare Bath, perchè è una pietra miliare della storia del turismo oltre ad essere una città vivace e ricca di attrattive, come la Bath Abbey, in stile gotico, che si erge sul sito termale, con le sue finestre ad arco acuto, i pinnacoli decorativi, le mura realizzate in pietra locale e le decorazioni cesellate, caratterizzate da particolari intrecci gotici e motivi floreali.

Di Debora Calomino

Giornalista pubblicista, specializzata in turismo e marketing territoriale. Laureata in scienze del turismo e valorizzazione dei sistemi turistico culturali, collabora con diverse testate giornalistiche. Fondatrice di Visioni Turistiche Magazine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *