Le Bandiere Blu 2025 sono state assegnate e come ogni anno le località che hanno ottenuto il prestigioso vessillo sono diventate il simbolo del mare pulito ed incontaminato. In realtà le acque limpide sono solo uno dei parametri che vengono presi in considerazione per il conferimento della Bandiera Blu. La FEE è una organizzazione non governativa danese che si occupa di educazione ambientale ed ogni anno premia i comuni che si distinguono per le politiche volte alla salvaguardia del territorio costiero. Ma quali sono i criteri che vengono presi in esame per l’assegnazione dei tanto agognati stendardi blu alle spiagge?

Naturalmente la qualità delle acque di balneazione: esse devono essere conformi alle direttive sul trattamento delle acque reflue e di conseguenza i parametri microbiologici relativi ad escherichia coli e enterococchi intestinali devono essere adeguati. La spiaggia deve essere accessibile ed equipaggiata per accogliere tutti, deve essere pulita e ci devono essere le condizioni affinché questa lo rimanga, attraverso l’installazione di cestini per rifiuti. L’accesso di cani ed altri animali domestici deve essere monitorato, così come deve essere preservato l’habitat marino. La spiaggia deve essere dotata di spogliatoi e deve garantire un adeguato numero di personale di salvataggio, devono essere previsti piani di emergenza ed equipaggio per il primo soccorso, inoltre deve esservi presente una fonte di acqua potabile. La valutazione non si ferma però solo alla spiaggia ed al mare ma va oltre, estendendosi anche alla località, dove è fondamentale un servizio di raccolta differenziata efficiente.

Si valuta anche la presenza di piste ciclabili, di aree pedonali, di zone verdi, la presenza di segnaletica aggiornata, l’esistenza di strutture adatte per accogliere persone con disabilità. Inoltre è di fondamentale importanza l’educazione ambientale, infatti devono essere previste ben cinque attività dedicate a questo tema ogni anno. Non solo acqua pulita dunque ma un grosso impegno a favore dell’ambiente da parte delle amministrazioni.

La Federazione per l’Educazione Ambientale che assegna il riconoscimento è solo la punta dell’iceberg: la selezione per ottenere il vessillo è lunga e complessa e prevede inizialmente l’intervento della giuria internazionale, che detta i parametri per una prima scrematura, successivamente una giuria nazionale composta da vari enti decreta i vincitori dell’ambita bandiera.

(Articolo tratto dal libro Visioni Turistiche – marketing, cultura e tendenze, edito da Contanima).

Di Debora Calomino

Giornalista pubblicista, specializzata in turismo e marketing territoriale. Laureata in scienze del turismo e valorizzazione dei sistemi turistico culturali, collabora con diverse testate giornalistiche. Fondatrice di Visioni Turistiche Magazine.

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