Nell’immaginario collettivo, le masserie rappresentano la quiete, la genuinità, il mondo rurale del Sud Italia. Luoghi lontani dalla frenesia della vita moderna, dove potersi rigenerare e godere di momenti a stretto contatto con la natura. Le masserie nascono tra il 1500 e il 1800 come aziende agricole fortificate, con caratteristiche architettoniche ben precise: mura di cinta, cortili interni, stalle, magazzini, abitazioni, pozzi, frantoi, forni. Dei piccoli mondi dove si svolgeva la vita contadina, soprattutto in Puglia, terra di sole che si riflette sulla pietra bianca di cui questa terra è generosa.

La Masseria Paralupi è stata edificata nell’Ottocento e dopo un attento e rispettoso restauro conservativo offre un’ospitalità immersa nella natura salentina, tra agrumi, fichi d’India e macchia mediterranea. Un luogo dove respirare un’atmosfera d’altri tempi, ospitati dalle stanze con le tipiche volte a crociera che raccontano la storia architettonica del Salento.

Si trova a pochi chilometri dal centro di Lecce e ha la particolarità di essere recintata da alti muretti e secco, chiamati paralupi, proprio perché impedivano ai temuti lupi di addentrarsi nella tenuta e fare razzia degli animali, da qui l’originale nome. Racchiusi tra le mura di cinta, ci sono i giardini che si estendono per circa un ettaro, dove poter passeggiare tra alberi di arance (con le quali viene preparata una deliziosa marmellata a chilometro zero).

Oggi la Masseria Paralupi offre un’ospitalità ricercata, ma nello stesso tempo bucolica. Le cinque stanze affacciate su un curato cortile, accolgono gli ospiti con diversi comfort. Ai clienti è riservato l’accesso a una luminosa piscina, contornata dalla pietra bianca salentina e protetta dai tipici muretti a secco.

Io ho alloggiato nella suite tripla, una stanza elegante e spaziosa, dall’atmosfera retrò, data anche dall’utilizzo del pavimento originale dell’Ottocento nel bagno. La colazione viene servita in quella che un tempo era la stalla della masseria, infatti sono ben visibili le antiche mangiatoie e i ganci che servivano per gli animali. La proposta per il pasto mattutino prevede sia il dolce che il salato: utilizzando sia prodotti tipici del territorio come i pasticciotti leccesi e la focaccia realizzata con grani integrali antichi, sia altri cibi meno caratteristici, ma comunque di qualità, per soddisfare le esigenze di ogni palato.

Ho vissuto un weekend rilassante, in un luogo ameno e verdeggiante. Mi sono rigenerata sotto il sole della Puglia, tra un bagno in piscina, una passeggiata tra le vie del borghetto e i profumi del rosmarino e degli aranceti che colorano la tenuta.

La masseria si trova nel comune di Lecce, in Via Tintoretto. Dista dalla stazione ferroviaria di Lecce circa 4 chilometri e dall’aereoporto di Brindisi 56 chilometri. Si consiglia l’utilizzo dell’automobile per raggiungere la struttura, poichè situata tra le campagne appena fuori Lecce.

(Si ringraziano i proprietari della Masseria Paralupi per l’ospitalità e la giornalista Carmen Mancarella, organizzatrice del settantesimo educational tour per giornalisti nel Salento).

Di Debora Calomino

Giornalista pubblicista, specializzata in turismo e marketing territoriale. Laureata in scienze del turismo e valorizzazione dei sistemi turistico culturali, collabora con diverse testate giornalistiche. Fondatrice di Visioni Turistiche Magazine.

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